La guida di Trieste

Edoardo
La guida di Trieste

Visite turistiche

La piazza principale di Trieste che si dispone su un'area di 12.280 metri
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Piazza Unità d'Italia
Piazza Unità d'Italia
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La piazza principale di Trieste che si dispone su un'area di 12.280 metri
Il Castello di San Giusto è uno scrigno di storia triestina: per la sua lunga e stratificata storia, che lo ha visto al centro delle principali vicende storiche della città, dall’antichità ad oggi, il Castello di San Giusto è il luogo ideale per raccontare la complessa storia di Trieste e del suo territorio, dall’epoca romana fino all’età moderna. Attraversato il ponte levatoio, che dà accesso ad ampi vani quali l’atrio e il vestibolo, si raggiunge il vasto Cortile delle Milizie, racchiuso dalle mura della fortezza, alla cui sommità corrono i camminamenti di ronda allo scoperto che collegano i tre Bastioni, con il loro spettacolare panorama sulla città, il golfo di Trieste e il Carso. Sul Cortile delle Milizie si affacciano ambienti storici, museali e ricreativi quali il Civico Museo del Castello di San Giusto-Armeria, il Lapidario Tergestino, la Sala dei Cannoni e la Bottega del Vino. Il Civico Museo del Castello di San Giusto-Armeria è ospitato negli ambienti quattro-cinquecenteschi della Casa del Capitano. L’accesso al Museo avviene dal Bastione Rotondo, direttamente nel cuore storico del Castello, la Casa del Capitano tardo-quattrocentesca. Il percorso di visita prende avvio da una sala introduttiva che narra la storia del sito e lo sviluppo urbanistico di Trieste e prosegue negli ambienti quattrocenteschi e lungo i camminamenti di ronda al coperto, dove trova spazio l’Armeria, e fino a raggiungere la sontuosa Sala Caprin e la tardogotica Cappella di San Giorgio.
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Al Castello di San Giusto
35 Via S. Michele
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Il Castello di San Giusto è uno scrigno di storia triestina: per la sua lunga e stratificata storia, che lo ha visto al centro delle principali vicende storiche della città, dall’antichità ad oggi, il Castello di San Giusto è il luogo ideale per raccontare la complessa storia di Trieste e del suo territorio, dall’epoca romana fino all’età moderna. Attraversato il ponte levatoio, che dà accesso ad ampi vani quali l’atrio e il vestibolo, si raggiunge il vasto Cortile delle Milizie, racchiuso dalle mura della fortezza, alla cui sommità corrono i camminamenti di ronda allo scoperto che collegano i tre Bastioni, con il loro spettacolare panorama sulla città, il golfo di Trieste e il Carso. Sul Cortile delle Milizie si affacciano ambienti storici, museali e ricreativi quali il Civico Museo del Castello di San Giusto-Armeria, il Lapidario Tergestino, la Sala dei Cannoni e la Bottega del Vino. Il Civico Museo del Castello di San Giusto-Armeria è ospitato negli ambienti quattro-cinquecenteschi della Casa del Capitano. L’accesso al Museo avviene dal Bastione Rotondo, direttamente nel cuore storico del Castello, la Casa del Capitano tardo-quattrocentesca. Il percorso di visita prende avvio da una sala introduttiva che narra la storia del sito e lo sviluppo urbanistico di Trieste e prosegue negli ambienti quattrocenteschi e lungo i camminamenti di ronda al coperto, dove trova spazio l’Armeria, e fino a raggiungere la sontuosa Sala Caprin e la tardogotica Cappella di San Giorgio.
Porta romana che mostra il rifacimento, attorno alla metà del I secolo d.C., di un passaggio nelle mura della città, fatte costruire da Augusto nel 33-32 a.C., ormai prive della loro funzione difensiva. È una costruzione semplice e solida ornata da lesene e da un motivo vegetale nel sottarco. La tradizione vuole che il suo nome sia legato al leggendario passaggio in città di Re Carlo Magno o di Riccardo Cuor di Leone. Può derivare invece dalla corruzione del nome porta del “cardo” (nome latino di una delle due vie principali delle città romane – l’altra è il decumano) o essere deformazione del termine “ricario”, magistratura medievale che doveva avere sede in questa zona.
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Riccardo Kemer
Piazza del Barbacan
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Porta romana che mostra il rifacimento, attorno alla metà del I secolo d.C., di un passaggio nelle mura della città, fatte costruire da Augusto nel 33-32 a.C., ormai prive della loro funzione difensiva. È una costruzione semplice e solida ornata da lesene e da un motivo vegetale nel sottarco. La tradizione vuole che il suo nome sia legato al leggendario passaggio in città di Re Carlo Magno o di Riccardo Cuor di Leone. Può derivare invece dalla corruzione del nome porta del “cardo” (nome latino di una delle due vie principali delle città romane – l’altra è il decumano) o essere deformazione del termine “ricario”, magistratura medievale che doveva avere sede in questa zona.
Si trova in Viale XX Settembre. L’inaugurazione avvenne il 27 aprile 1878 con il “Ballo in maschera” di Verdi ed il balletto di “Pietro Micca”. Il teatro in stile eclettico – intitolato al conte Domenico Rossetti de Scander, illustre giureconsulto e storico cittadino – fu subito apprezzato per l’enorme capienza di posti (5000, fra platea, palchi e due ordini di gallerie), la bellezza della sala e del foyer e la cupola apribile. In origine, ancorché dotato di un palcoscenico in grado di accogliere diversi generi di spettacolo, prevalsero gli eventi musicali (musica lirica, sinfonica e da operetta), ospitando grandi compositori e direttori di orchestra come Richard Strauss (1903), Gustav Mahler (1905), Pietro Mascagni (1908), Arturo Toscanini (1920), Franz Lehar (1927). Ma vi si svolsero anche spettacoli equestri, balli in maschera, feste e veglioni, le prime proiezioni cinematografiche, comizi, serate futuristiche e naturalmente spettacoli di prosa che più recentemente caratterizzano i programmi del Politeama.
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Politeama Rossetti
1 Largo Giorgio Gaber
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Si trova in Viale XX Settembre. L’inaugurazione avvenne il 27 aprile 1878 con il “Ballo in maschera” di Verdi ed il balletto di “Pietro Micca”. Il teatro in stile eclettico – intitolato al conte Domenico Rossetti de Scander, illustre giureconsulto e storico cittadino – fu subito apprezzato per l’enorme capienza di posti (5000, fra platea, palchi e due ordini di gallerie), la bellezza della sala e del foyer e la cupola apribile. In origine, ancorché dotato di un palcoscenico in grado di accogliere diversi generi di spettacolo, prevalsero gli eventi musicali (musica lirica, sinfonica e da operetta), ospitando grandi compositori e direttori di orchestra come Richard Strauss (1903), Gustav Mahler (1905), Pietro Mascagni (1908), Arturo Toscanini (1920), Franz Lehar (1927). Ma vi si svolsero anche spettacoli equestri, balli in maschera, feste e veglioni, le prime proiezioni cinematografiche, comizi, serate futuristiche e naturalmente spettacoli di prosa che più recentemente caratterizzano i programmi del Politeama.
Il Teatro romano è stato portato alla luce negli anni Trenta del secolo scorso, eliminando le case di epoca medievale che erano sorte sfruttando le sue murature. Restaurato e parzialmente ricostruito, mostra la cavea (gradinata per gli spettatori) che si appoggia al pendio del colle di S. Giusto, l’orchestra ai suoi piedi e parte della scaena, ovvero il palcoscenico con quinte decorate da nicchie in cui erano statue di membri della famiglia imperiale o personaggi notevoli della comunità urbana. Tra essi vi era Quinto Petronio Modesto, procuratore e flamine di Traiano, che all’inizio del II secolo contribuì al restauro del teatro, come si legge dal calco di due iscrizioni gemelle conservata presso l’area archeologica. La prima fase del teatro risale invece all’età augustea.
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Trieste Roma Tiyatrosu
Via del Teatro Romano
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Il Teatro romano è stato portato alla luce negli anni Trenta del secolo scorso, eliminando le case di epoca medievale che erano sorte sfruttando le sue murature. Restaurato e parzialmente ricostruito, mostra la cavea (gradinata per gli spettatori) che si appoggia al pendio del colle di S. Giusto, l’orchestra ai suoi piedi e parte della scaena, ovvero il palcoscenico con quinte decorate da nicchie in cui erano statue di membri della famiglia imperiale o personaggi notevoli della comunità urbana. Tra essi vi era Quinto Petronio Modesto, procuratore e flamine di Traiano, che all’inizio del II secolo contribuì al restauro del teatro, come si legge dal calco di due iscrizioni gemelle conservata presso l’area archeologica. La prima fase del teatro risale invece all’età augustea.
Una passerella sul mare di oltre 200 metri, un luogo magico per fare due passi e ossigenarsi in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi stagione e rimanere incantati a guardare i tramonti d'autunno quando i palazzi delle Rive si tingono di rosso, o se siete dei veri temerari correre sfidando la bora a 100km/h per arrivare in cima fino alla rosa dei venti e vedere se riuscite a stare in piedi!
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Molo Audace
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Una passerella sul mare di oltre 200 metri, un luogo magico per fare due passi e ossigenarsi in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi stagione e rimanere incantati a guardare i tramonti d'autunno quando i palazzi delle Rive si tingono di rosso, o se siete dei veri temerari correre sfidando la bora a 100km/h per arrivare in cima fino alla rosa dei venti e vedere se riuscite a stare in piedi!
Il Castello di Miramare ed il suo Parco sorgono per volontà dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo che decide, attorno al 1855, di farsi costruire alla periferia di Trieste una residenza consona al proprio rango, affacciata sul mare e cinta da un esteso giardino. Il Parco di Miramare, con i suoi ventidue ettari di superficie, è il risultato dell’impegnativo intervento condotto nell’arco di molti anni da Massimiliano d’Asburgo sul promontorio roccioso di Grignano, che aveva in origine l’aspetto di una landa carsica quasi del tutto priva di vegetazione. Si può raggiungere il castello con l'autobus 6 o 36 partendo dalla stazione centrale (viale Miramare 5). Tempo di percorrenza stimato: 30 minuti
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Miramare Kalesi
Viale Miramare
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Il Castello di Miramare ed il suo Parco sorgono per volontà dell’arciduca Massimiliano d’Asburgo che decide, attorno al 1855, di farsi costruire alla periferia di Trieste una residenza consona al proprio rango, affacciata sul mare e cinta da un esteso giardino. Il Parco di Miramare, con i suoi ventidue ettari di superficie, è il risultato dell’impegnativo intervento condotto nell’arco di molti anni da Massimiliano d’Asburgo sul promontorio roccioso di Grignano, che aveva in origine l’aspetto di una landa carsica quasi del tutto priva di vegetazione. Si può raggiungere il castello con l'autobus 6 o 36 partendo dalla stazione centrale (viale Miramare 5). Tempo di percorrenza stimato: 30 minuti
Storico bagno comunale che ha due ingressi: da una parte c’è quello per le donne e i bambini che hanno meno di 12 anni, dall’altra c’è l’ingresso per gli uomini. Entrare costa 1 euro ma si possono anche fare abbonamenti mensili o stagionali. Dentro, la spiaggia è divisa da un muro bianco, alto più di tre metri, che sancisce in modo ancora più netto la divisione, valida anche nelle acque del mare. Per accedere alla sezione del sesso opposto è necessario un permesso speciale.
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Bagno Marino "La Lanterna" Pedocin
2 Molo Fratelli Bandiera
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Storico bagno comunale che ha due ingressi: da una parte c’è quello per le donne e i bambini che hanno meno di 12 anni, dall’altra c’è l’ingresso per gli uomini. Entrare costa 1 euro ma si possono anche fare abbonamenti mensili o stagionali. Dentro, la spiaggia è divisa da un muro bianco, alto più di tre metri, che sancisce in modo ancora più netto la divisione, valida anche nelle acque del mare. Per accedere alla sezione del sesso opposto è necessario un permesso speciale.
Il Monumento nasce immediatamente dopo la Grande Guerra grazie al forte impegno dell’architetto Arduino Berlam. La vecchia lanterna non era più adeguata alle esigenze del porto e si volle un faro che segnasse il momento storico. Infatti, accanto alle funzioni di sicurezza per la navigazione, il Faro della Vittoria presenta il duplice scopo di celebrare il passaggio della città di Trieste al regno d’Italia e di commemorare i caduti in mare nel corso del primo conflitto mondiale. Per raggiungere il faro da piazza Oberdan bisogna prendere l'autobus n. 42 o 44 Ingresso gratuito
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Zafer Feneri
141 Str. del Friuli
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Il Monumento nasce immediatamente dopo la Grande Guerra grazie al forte impegno dell’architetto Arduino Berlam. La vecchia lanterna non era più adeguata alle esigenze del porto e si volle un faro che segnasse il momento storico. Infatti, accanto alle funzioni di sicurezza per la navigazione, il Faro della Vittoria presenta il duplice scopo di celebrare il passaggio della città di Trieste al regno d’Italia e di commemorare i caduti in mare nel corso del primo conflitto mondiale. Per raggiungere il faro da piazza Oberdan bisogna prendere l'autobus n. 42 o 44 Ingresso gratuito
La Foiba di Basovizza, pozzo minerario in disuso, è una delle cavità disseminate sull'altipiano del Carso triestino dove, negli anni a cavallo del 1945, furono uccise migliaia di persone. Qui, come nelle altre foibe presenti nel territorio triestino e sloveno, vi furono gettati civili e militari (molti ancora vivi) dai vari eserciti partecipanti al conflitto mondiale. Al termine della guerra, inoltre, l'esercito jugoslavo utilizzò queste voragini per farvi scomparire molte delle persone catturate. Raggiungibile con l'autobus n. 51 da Via Carlo Ghega (1,7km dall'appartamento)
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Foiba di Basovizza Anıtı
Basovizza
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La Foiba di Basovizza, pozzo minerario in disuso, è una delle cavità disseminate sull'altipiano del Carso triestino dove, negli anni a cavallo del 1945, furono uccise migliaia di persone. Qui, come nelle altre foibe presenti nel territorio triestino e sloveno, vi furono gettati civili e militari (molti ancora vivi) dai vari eserciti partecipanti al conflitto mondiale. Al termine della guerra, inoltre, l'esercito jugoslavo utilizzò queste voragini per farvi scomparire molte delle persone catturate. Raggiungibile con l'autobus n. 51 da Via Carlo Ghega (1,7km dall'appartamento)
Ubicato tra i moli del porto vecchio della città, Marina San Giusto rappresenta ormai da oltre vent’anni il fulcro del turismo nautico a Trieste. Sua caratteristica principale è la centralità, che immerge immediatamente gli ospiti nel cuore pulsante dell’ex capitale marittima dell’Impero austro-ungarico. La vista sul colle di San Giusto e sul castello di Miramare e la prossimità a piazza dell’Unità d’Italia rappresentano un biglietto da visita senza pari: distante pochi passi da tutte le principali attrazioni culturali, ricreative ed enogastronomiche di quella che oggi, nel contesto dell’Europa unita, è porta d’accesso ai Balcani e alla Mitteleuropa, Marina San Giusto è davvero unico nel suo genere.
Marina SAN GIUSTO
1 Molo Venezia
Ubicato tra i moli del porto vecchio della città, Marina San Giusto rappresenta ormai da oltre vent’anni il fulcro del turismo nautico a Trieste. Sua caratteristica principale è la centralità, che immerge immediatamente gli ospiti nel cuore pulsante dell’ex capitale marittima dell’Impero austro-ungarico. La vista sul colle di San Giusto e sul castello di Miramare e la prossimità a piazza dell’Unità d’Italia rappresentano un biglietto da visita senza pari: distante pochi passi da tutte le principali attrazioni culturali, ricreative ed enogastronomiche di quella che oggi, nel contesto dell’Europa unita, è porta d’accesso ai Balcani e alla Mitteleuropa, Marina San Giusto è davvero unico nel suo genere.

Le Guide ai Quartieri

I quartieri più caratteristici di Trieste
È il quartiere in cui si trova l'appartamento. Posto su un colle nella parte centrale della città, è zona residenziale di pregio. Abitato già nella preistoria, il colle prese il nome di Colle di San Lorenzo da una piccola chiesa dedicata a tale santo e posta nella parte alta dell'attuale Via San Michele. Sino al Seicento, la collina era lasciata a pascolo, in cui si ergevano alcuni tuguri da cui deriva il nome di una delle vie del rione, Via Tigor. Sorse quindi sulla sommità dell'altura un'altra chiesetta dedicata a San Vito, nome che venne dato anche a un fortino quadrato, realizzato nei pressi nel 1616. Nel 1627, 1733 e 1833, questo venne in più riprese rafforzato e trasformato in un castello meglio munito, detto della Sanza. Il forte venne demolito nel 1891, e oggi non ne resta alcuna traccia. Nella seconda metà del 1900, per alcuni decenni vennero custoditi sulla cima del colle i mezzi pesanti della collezione del Museo di guerra per la pace di Diego de Enriquez. Lo sviluppo edilizio notevole si ebbe tra il 1700 e il 1800, quando il colle divenne meta di soggiorno per la colonia di possidenti britannici presenti in città. Nel rione sono presenti diverse aree verdi, tra le quali il Piazzale Rosmini, Piazza Carlo Alberto e il Passeggio Sant'Andrea.
San Vito
È il quartiere in cui si trova l'appartamento. Posto su un colle nella parte centrale della città, è zona residenziale di pregio. Abitato già nella preistoria, il colle prese il nome di Colle di San Lorenzo da una piccola chiesa dedicata a tale santo e posta nella parte alta dell'attuale Via San Michele. Sino al Seicento, la collina era lasciata a pascolo, in cui si ergevano alcuni tuguri da cui deriva il nome di una delle vie del rione, Via Tigor. Sorse quindi sulla sommità dell'altura un'altra chiesetta dedicata a San Vito, nome che venne dato anche a un fortino quadrato, realizzato nei pressi nel 1616. Nel 1627, 1733 e 1833, questo venne in più riprese rafforzato e trasformato in un castello meglio munito, detto della Sanza. Il forte venne demolito nel 1891, e oggi non ne resta alcuna traccia. Nella seconda metà del 1900, per alcuni decenni vennero custoditi sulla cima del colle i mezzi pesanti della collezione del Museo di guerra per la pace di Diego de Enriquez. Lo sviluppo edilizio notevole si ebbe tra il 1700 e il 1800, quando il colle divenne meta di soggiorno per la colonia di possidenti britannici presenti in città. Nel rione sono presenti diverse aree verdi, tra le quali il Piazzale Rosmini, Piazza Carlo Alberto e il Passeggio Sant'Andrea.
Da maggio ad ottobre è il posto perfetto dove rilassarsi e prendere il sole. nei mesi estivi diventa la meta principale dei triestini per la balneazione. Facilmente raggiungibile con le linee 6 e 36 dell'autobus (partendo dalla stazione centrale).
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Barcola
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Da maggio ad ottobre è il posto perfetto dove rilassarsi e prendere il sole. nei mesi estivi diventa la meta principale dei triestini per la balneazione. Facilmente raggiungibile con le linee 6 e 36 dell'autobus (partendo dalla stazione centrale).
Il borgo prende il nome da Maria Teresa, prima imperatrice d’Austria, che nel 1700 decise di costruire un intero quartiere interrando le saline. Un quartiere ordinato con al centro il Canal Grande che permetteva di portare le merci dal mare direttamente in città. Il modo migliore per osservare il canale è dal Ponte Rosso, su cui da secoli si svolge un colorato mercatino di frutta, verdura e fiori. Ad incorniciare il panorama c’è la più grande chiesa di Trieste, Sant’Antonio Nuovo. Maria Teresa era una donna molto tollerante e permise la costruzione del Tempio Serbo – Ortodosso di San Spiridione e della Chiesa di San Nicolò, della comunità greco ortodossa. Oggi il Borgo Teresiano è uno dei fulcri della vita di Trieste perché ha visto nascere molti caffè, ristoranti e negozi.
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Borgo Teresiano
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Il borgo prende il nome da Maria Teresa, prima imperatrice d’Austria, che nel 1700 decise di costruire un intero quartiere interrando le saline. Un quartiere ordinato con al centro il Canal Grande che permetteva di portare le merci dal mare direttamente in città. Il modo migliore per osservare il canale è dal Ponte Rosso, su cui da secoli si svolge un colorato mercatino di frutta, verdura e fiori. Ad incorniciare il panorama c’è la più grande chiesa di Trieste, Sant’Antonio Nuovo. Maria Teresa era una donna molto tollerante e permise la costruzione del Tempio Serbo – Ortodosso di San Spiridione e della Chiesa di San Nicolò, della comunità greco ortodossa. Oggi il Borgo Teresiano è uno dei fulcri della vita di Trieste perché ha visto nascere molti caffè, ristoranti e negozi.
Nel 1861 al civico 16 nasce Italo Svevo, uno dei più grandi scrittori a cavallo fra il 1800 e il 1900. Oggi il Viale XX Settembre (chiamato anche Via dell'Acquedotto dai triestini) è quasi tutto pedonale ed è una corsia di passeggio e di ritrovo molto amata dai triestini ricca di locali e negozi, molto vissuta soprattutto la sera.
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Viale XX Settembre
Viale Venti Settembre
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Nel 1861 al civico 16 nasce Italo Svevo, uno dei più grandi scrittori a cavallo fra il 1800 e il 1900. Oggi il Viale XX Settembre (chiamato anche Via dell'Acquedotto dai triestini) è quasi tutto pedonale ed è una corsia di passeggio e di ritrovo molto amata dai triestini ricca di locali e negozi, molto vissuta soprattutto la sera.
Un tempo popolata di botteghe, caffè e ristoranti, in quest’area si è sviluppato il cuore popolare della città… e anche quello più lascivo. Fino al secondo dopoguerra Cavana e Cittavecchia pullulavano di case chiuse, frequentate da uomini di ogni ceto sociale e nazionalità. Fra essi, si narra che anche James Joyce amasse intrattenersi in queste zone, in particolare nella famosa casa di tolleranza “Il metro cubo”. Oggi è uno dei quartieri più esclusivi della città ricco di negozi, botteghe, caffè e locali.
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Piazza di Cavana
Piazza di Cavana
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Un tempo popolata di botteghe, caffè e ristoranti, in quest’area si è sviluppato il cuore popolare della città… e anche quello più lascivo. Fino al secondo dopoguerra Cavana e Cittavecchia pullulavano di case chiuse, frequentate da uomini di ogni ceto sociale e nazionalità. Fra essi, si narra che anche James Joyce amasse intrattenersi in queste zone, in particolare nella famosa casa di tolleranza “Il metro cubo”. Oggi è uno dei quartieri più esclusivi della città ricco di negozi, botteghe, caffè e locali.
Via Torino, una delle strade principali per la movida triestina, piena di locali caratteristici e ognuno con diverse specialità gastronomiche e di cocktail bar.
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Via Torino
Via Torino
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Via Torino, una delle strade principali per la movida triestina, piena di locali caratteristici e ognuno con diverse specialità gastronomiche e di cocktail bar.

Musei

Il Museo Revoltella è un’importante galleria d’arte moderna nata dallo sviluppo di un’istituzione fondata nel 1872 per volontà del barone Pasquale Revoltella (1795-1869) che nel suo testamento dispose di lasciare alla città di Trieste il suo palazzo, la sua collezione d’arte e una cospicua rendita che permise di aumentare di anno in anno il patrimonio e costituire in poco tempo una considerevole raccolta d’arte. Oggi è sede di numerose mostre d'arte. Orario: Tutti i giorni tranne il martedì dalle 9 a.m. alle 7 p.m.
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Revoltella Müzesi
27 Via Armando Diaz
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Il Museo Revoltella è un’importante galleria d’arte moderna nata dallo sviluppo di un’istituzione fondata nel 1872 per volontà del barone Pasquale Revoltella (1795-1869) che nel suo testamento dispose di lasciare alla città di Trieste il suo palazzo, la sua collezione d’arte e una cospicua rendita che permise di aumentare di anno in anno il patrimonio e costituire in poco tempo una considerevole raccolta d’arte. Oggi è sede di numerose mostre d'arte. Orario: Tutti i giorni tranne il martedì dalle 9 a.m. alle 7 p.m.
Il Civico Museo Sartorio, inaugurato nel 2006, dopo due anni di chiusura per il suo completo restauro finanziato dal Comune di Trieste e da un generoso contributo della famiglia Costantinides, è una elegante villa borghese dell’Ottocento, divenuta “casa museo” nel 1947 grazie al lascito testamentario di Anna Segrè Sartorio. Al suo interno negli arredi, nelle opere d’arte e negli oggetti di uso quotidiano convivono gli stili Impero e Biedermeier, sino al revival storico, neorococò e neogotico. La villa, collocata a breve distanza dal mare e circondata da un grande giardino viene edificata nel ’700; la primitiva struttura, fu poi modificata e ampliata in epoca neoclassica. Orario: Da giovedì a domenica dalle 10 alle 17 Entrata libera
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Civico Museo Sartorio
1 Largo Papa Giovanni XXIII
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Il Civico Museo Sartorio, inaugurato nel 2006, dopo due anni di chiusura per il suo completo restauro finanziato dal Comune di Trieste e da un generoso contributo della famiglia Costantinides, è una elegante villa borghese dell’Ottocento, divenuta “casa museo” nel 1947 grazie al lascito testamentario di Anna Segrè Sartorio. Al suo interno negli arredi, nelle opere d’arte e negli oggetti di uso quotidiano convivono gli stili Impero e Biedermeier, sino al revival storico, neorococò e neogotico. La villa, collocata a breve distanza dal mare e circondata da un grande giardino viene edificata nel ’700; la primitiva struttura, fu poi modificata e ampliata in epoca neoclassica. Orario: Da giovedì a domenica dalle 10 alle 17 Entrata libera
Fondato da Carlo Schmidl nel culto delle memorie ddi palcoscenico con la lungimirante donazione della sua Raccolta storico-musicale, il Civico Museo Teatrale documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecento ai nostri giorni. Manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, strumenti musicali, cimeli, fondi archivistici e manoscritti autografi costituiscono l’ossatura di un teatro delle memoria che da quasi un secolo incrementa le sue collezioni nello spirito del fondatore. Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 17 lunedì chiuso
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Palazzo Gopcevich
4 Via Gioacchino Rossini
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Fondato da Carlo Schmidl nel culto delle memorie ddi palcoscenico con la lungimirante donazione della sua Raccolta storico-musicale, il Civico Museo Teatrale documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecento ai nostri giorni. Manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, strumenti musicali, cimeli, fondi archivistici e manoscritti autografi costituiscono l’ossatura di un teatro delle memoria che da quasi un secolo incrementa le sue collezioni nello spirito del fondatore. Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 17 lunedì chiuso
All'interno del cinquecentesco Bastione Lalio del Castello di San Giusto è esposto il Lapidario Tergestino che illustra, attraverso 130 tra iscrizioni e sculture, la storia di Tergeste romana e i suoi monumenti dell'area capitolina, gli edifici sacri, il Teatro e le necropoli.
Lapidario Tergestino
3 Piazza della Cattedrale
All'interno del cinquecentesco Bastione Lalio del Castello di San Giusto è esposto il Lapidario Tergestino che illustra, attraverso 130 tra iscrizioni e sculture, la storia di Tergeste romana e i suoi monumenti dell'area capitolina, gli edifici sacri, il Teatro e le necropoli.
La collezione de Henriquez è costituita da documenti relativi sia alla prima che alla seconda guerra mondiale, ma, considerato che quest'anno ricorre il centenario dello scoppio della Grande Guerra, si è ritenuto giusto aprire il nuovo museo dedicando la maggior parte dello spazio disponibile ai reperti relativi al primo conflitto, che sono in alcuni casi, dei pezzi unici e davvero straordinari. Il museo si può raggiungere arrivando fino a piazza Garibaldi (1km dall'appartamento) per poi prendere l'autobus 18. Tempo stimato percorrenza totale: 20 minuti Orari: Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdi 10-17 sabato e domenica 10-19 martedì chiuso
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the war museum for peace "Diego de Henriquez"
4 Via Costantino Cumano
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La collezione de Henriquez è costituita da documenti relativi sia alla prima che alla seconda guerra mondiale, ma, considerato che quest'anno ricorre il centenario dello scoppio della Grande Guerra, si è ritenuto giusto aprire il nuovo museo dedicando la maggior parte dello spazio disponibile ai reperti relativi al primo conflitto, che sono in alcuni casi, dei pezzi unici e davvero straordinari. Il museo si può raggiungere arrivando fino a piazza Garibaldi (1km dall'appartamento) per poi prendere l'autobus 18. Tempo stimato percorrenza totale: 20 minuti Orari: Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdi 10-17 sabato e domenica 10-19 martedì chiuso
La risiera di San Sabba è stato un campo di concentramento nazista, situato nella città di Trieste, utilizzato come campo di detenzione di polizia, nonché per il transito o l'uccisione di un gran numero di detenuti, in prevalenza prigionieri politici ed ebrei. La risiera si può raggiungere dall'appartamento arrivando a piedi in Piazza del Sansovino (600metri) prendendo, poi, l'autobus n.10. Tempo totale di percorrenza stimato: 25 minuti. Orari: 9:00 – 19:00 ultima entrata 18:30 Ingresso libero
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Risiera di San Sabba Müzesi
5 Via Giovanni Palatucci
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La risiera di San Sabba è stato un campo di concentramento nazista, situato nella città di Trieste, utilizzato come campo di detenzione di polizia, nonché per il transito o l'uccisione di un gran numero di detenuti, in prevalenza prigionieri politici ed ebrei. La risiera si può raggiungere dall'appartamento arrivando a piedi in Piazza del Sansovino (600metri) prendendo, poi, l'autobus n.10. Tempo totale di percorrenza stimato: 25 minuti. Orari: 9:00 – 19:00 ultima entrata 18:30 Ingresso libero
Il Museo di storia naturale di Trieste è un museo civico di storia naturale. Dispone di diverse collezioni, che raccolgono più di due milioni di reperti di botanica, zoologia, mineralogia, geologia e paleontologia. Si può raggiungere arrivando in piazza Garibaldi a piedi (circa 1km) per poi prendere l'autobus n. 18. Tempo totale di percorrenza: 24 minuti. Orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-17; sabato e domenica 10-19; martedì chiuso
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Civico Museo di Storia Naturale
4 Via dei Tominz
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Il Museo di storia naturale di Trieste è un museo civico di storia naturale. Dispone di diverse collezioni, che raccolgono più di due milioni di reperti di botanica, zoologia, mineralogia, geologia e paleontologia. Si può raggiungere arrivando in piazza Garibaldi a piedi (circa 1km) per poi prendere l'autobus n. 18. Tempo totale di percorrenza: 24 minuti. Orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì 10-17; sabato e domenica 10-19; martedì chiuso

Offerta gastronomica

Consigli su locali tipici e non a Trieste
Locale informale con bar, terrazza panoramica e tavoli affacciati sul mare, che offre cucina tipica regionale. Molto suggestivo in primavera/estate.
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PIER THE ROOF
1 Molo Venezia
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Locale informale con bar, terrazza panoramica e tavoli affacciati sul mare, che offre cucina tipica regionale. Molto suggestivo in primavera/estate.
Birreria in stile bavarese, con piatti triestini e influenze austro-ungariche/slave, allargata con proposte più dinamiche per uno snack, un pranzo leggero o un panino. Vasta scelta di birre e vini. Oltre 100 cocktails.
NOVO Foraperfora
10a Via Luigi Cadorna
Birreria in stile bavarese, con piatti triestini e influenze austro-ungariche/slave, allargata con proposte più dinamiche per uno snack, un pranzo leggero o un panino. Vasta scelta di birre e vini. Oltre 100 cocktails.
Storico locale con tavoli all'aperto, noto per i piatti triestini a base di brodo e carne bollita.
86 yerel halk öneriyor
Buffet da Pepi
3 Via della Cassa di Risparmio
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Storico locale con tavoli all'aperto, noto per i piatti triestini a base di brodo e carne bollita.
Home Sapore di Casa è un ristorante, bar caffetteria a Trieste, dove poter gustare caffè, colazioni, brunch per continuare con un pranzo o degli aperitivi unici.
Home - Sapore di Casa
1 Via Giusto Muratti
Home Sapore di Casa è un ristorante, bar caffetteria a Trieste, dove poter gustare caffè, colazioni, brunch per continuare con un pranzo o degli aperitivi unici.
Assaje è un brand specializzato nella preparazione di pizze gourmet e piatti tipici della tradizione napoletana.
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Pizzeria Assaje Trieste
33 Via Torino
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Assaje è un brand specializzato nella preparazione di pizze gourmet e piatti tipici della tradizione napoletana.

Luoghi di culto

La Cattedrale di San Giusto è il più importante edificio religioso cattolico di Trieste e sorge sulla sommità dell'omonimo colle che domina la città. L'altare maggiore della cattedrale fu consacrato il 27 novembre 1385 dal primo vescovo tedesco di Trieste, Enrico de Widenstein, nomiNato dall'allora imperatore austriaco Leopoldo III. Orari di apertura 6 aprile - 30 settembre: 7.30 - 19.30 1 ottobre- 5 aprile: lun-sab 7.30 - 19.00/dom 8.00 - 19.00
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San Giusto Martyr Katedrali
2 P.za della Cattedrale
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La Cattedrale di San Giusto è il più importante edificio religioso cattolico di Trieste e sorge sulla sommità dell'omonimo colle che domina la città. L'altare maggiore della cattedrale fu consacrato il 27 novembre 1385 dal primo vescovo tedesco di Trieste, Enrico de Widenstein, nomiNato dall'allora imperatore austriaco Leopoldo III. Orari di apertura 6 aprile - 30 settembre: 7.30 - 19.30 1 ottobre- 5 aprile: lun-sab 7.30 - 19.00/dom 8.00 - 19.00
La sinagoga di Trieste, inaugurata nel 1912, situata in Piazza Virgilio Giotti, a Trieste è considerata tra i maggiori edifici di culto ebraici in Europa, seconda per dimensione solo al Tempio di Budapest, a testimonianza dell'importanza economica, culturale e sociale delle Comunità ebraiche in seno all'Impero Austro-Ungarico (Asburgico). Con l'annessione del 1918 (alla fine della guerra mondiale) di Trieste all'Italia, diventa, insieme alle sinagoghe di Roma, Genova e Livorno, una delle quattro grandi sinagoghe del Novecento presenti sul suolo italiano.
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Synagogue of Trieste
19 Via S. Francesco D'Assisi
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La sinagoga di Trieste, inaugurata nel 1912, situata in Piazza Virgilio Giotti, a Trieste è considerata tra i maggiori edifici di culto ebraici in Europa, seconda per dimensione solo al Tempio di Budapest, a testimonianza dell'importanza economica, culturale e sociale delle Comunità ebraiche in seno all'Impero Austro-Ungarico (Asburgico). Con l'annessione del 1918 (alla fine della guerra mondiale) di Trieste all'Italia, diventa, insieme alle sinagoghe di Roma, Genova e Livorno, una delle quattro grandi sinagoghe del Novecento presenti sul suolo italiano.
La comunità greca fu una delle più attive nel rendere la città di Trieste un grande Emporio. La Chiesa Greco-Orientale la cui prima messa venne officiata il 18 febbraio 1787, presenta una struttura basilica a navata unica. L'interno è caratterizzato da icone lignee dorate, da pitture a fondo oro o con la copertura argentea. Sulle pareti laterali ci sono due tele di grandi dimensioni del pittore Cesare dell'Acqua che raffigurano la predicazione del Battista e Cristo con i fanciulli.
Greek Orthodox Church of Saint Nicholas
Piazza Nicolò Tommaseo
La comunità greca fu una delle più attive nel rendere la città di Trieste un grande Emporio. La Chiesa Greco-Orientale la cui prima messa venne officiata il 18 febbraio 1787, presenta una struttura basilica a navata unica. L'interno è caratterizzato da icone lignee dorate, da pitture a fondo oro o con la copertura argentea. Sulle pareti laterali ci sono due tele di grandi dimensioni del pittore Cesare dell'Acqua che raffigurano la predicazione del Battista e Cristo con i fanciulli.
La chiesa, progettata nello stile neogotico dall'architetto Zimmermann di Breslavia, costruita dall'impresa Berlam e Scalmanini, è lunga 35 metri e larga 22. Aperta al culto nel 1874 è caratterizzata da tetti a spiovente in lastre di ardesia. Il campanile a punta, alto 50 metri, è ornato da guglie fiorite. All'interno, sopra l'altra, puoi ammirare la bellissima vetrata del coro che raffigura la "Trasfigurazione di Cristo" del Raffaello realizzata dalla vetreria Zettler di Monaco di Baviera.
Chiesa Luterana Evangelica
1 Largo Odorico Panfili
La chiesa, progettata nello stile neogotico dall'architetto Zimmermann di Breslavia, costruita dall'impresa Berlam e Scalmanini, è lunga 35 metri e larga 22. Aperta al culto nel 1874 è caratterizzata da tetti a spiovente in lastre di ardesia. Il campanile a punta, alto 50 metri, è ornato da guglie fiorite. All'interno, sopra l'altra, puoi ammirare la bellissima vetrata del coro che raffigura la "Trasfigurazione di Cristo" del Raffaello realizzata dalla vetreria Zettler di Monaco di Baviera.

I parchi e i percorsi di Trieste

I polmoni verdi e i percorsi suggestivi della città
Dall’ingresso partono una serie di vialetti pavimentati con un triturato di coccio dal caratteristico colore rosso, intervallati da aiuole verdi ben curate con specie tappezzanti e fiorifere e grandi alberi secolari. Il parco è un vero e proprio polmone verde della città in cui perdersi piacevolmente tra essenze pregiate e lussureggianti e dove si potrà ammirare anche una collezione di rose antiche. L’area si estende per circa 50.000 mq. ed è quasi totalmente in pendenza. Il parco si può raggiungere andando a piedi fino in Corso Italia (circa 1km) per poi salire sull'autobus n. 25. Tempo totale stimato di percorrenza: 26 minuti.
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Villa Revoltella Parkı
37 Via Carlo De Marchesetti
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Dall’ingresso partono una serie di vialetti pavimentati con un triturato di coccio dal caratteristico colore rosso, intervallati da aiuole verdi ben curate con specie tappezzanti e fiorifere e grandi alberi secolari. Il parco è un vero e proprio polmone verde della città in cui perdersi piacevolmente tra essenze pregiate e lussureggianti e dove si potrà ammirare anche una collezione di rose antiche. L’area si estende per circa 50.000 mq. ed è quasi totalmente in pendenza. Il parco si può raggiungere andando a piedi fino in Corso Italia (circa 1km) per poi salire sull'autobus n. 25. Tempo totale stimato di percorrenza: 26 minuti.
Il Parco si può considerare il secondo polmone verde di Trieste, con una superficie che si estende per ben 235.000 mq. All’interno del Parco vivono numerose ed indisturbate le specie appartenenti alla fauna selvatica, capriolo, tasso, volpe e cinghiale e anche diverse specie di uccelli quali il picchio, la cinciallegra, la gazza e la ghiandaia. Il parco si può raggiungere prendendo l'autobus n. 2/ in Via galatti (distante dall'appartamento 1,5km).
Parco di Villa Giulia
Via Marziale
Il Parco si può considerare il secondo polmone verde di Trieste, con una superficie che si estende per ben 235.000 mq. All’interno del Parco vivono numerose ed indisturbate le specie appartenenti alla fauna selvatica, capriolo, tasso, volpe e cinghiale e anche diverse specie di uccelli quali il picchio, la cinciallegra, la gazza e la ghiandaia. Il parco si può raggiungere prendendo l'autobus n. 2/ in Via galatti (distante dall'appartamento 1,5km).
Nel pieno centro di Trieste, sulle pendici del Colle di San Giusto, esiste dal maggio 1926 il Parco della Rimembranza. In mezzo ad un'area verde attraversata da Via Capitolina, la strada che conduce in cima al Colle, è possibile scoprire questo piccolo angolo di natura caratterizzato da una serie di pietre carsiche su cui sono stati scritti i nomi dei triestini caduti nelle guerre ed i reparti di cui facevano parte. È consigliabile raggiungere il Parco a piedi da Piazza Goldoni attraverso la spettacolare Scala dei Giganti. Si prosegue successivamente lungo una seconda scalinata che porta fino alla fontana a forma di obelisco inaugurata nel 1938 in occasione della visita di Mussolini in città. Una seconda soluzione è giungere in cima al Colle di San Giusto dalla zona di Piazza Unità - Via del Teatro Romano, inerpicandosi lungo le piccole e suggestive vie della Trieste medievale. Giunti in cima si attraversano i resti del foro romano e successivamente si scende lungo i sentieri del Parco fino alla fontana.
Parco della Rimembranza
Viale della Rimembranza
Nel pieno centro di Trieste, sulle pendici del Colle di San Giusto, esiste dal maggio 1926 il Parco della Rimembranza. In mezzo ad un'area verde attraversata da Via Capitolina, la strada che conduce in cima al Colle, è possibile scoprire questo piccolo angolo di natura caratterizzato da una serie di pietre carsiche su cui sono stati scritti i nomi dei triestini caduti nelle guerre ed i reparti di cui facevano parte. È consigliabile raggiungere il Parco a piedi da Piazza Goldoni attraverso la spettacolare Scala dei Giganti. Si prosegue successivamente lungo una seconda scalinata che porta fino alla fontana a forma di obelisco inaugurata nel 1938 in occasione della visita di Mussolini in città. Una seconda soluzione è giungere in cima al Colle di San Giusto dalla zona di Piazza Unità - Via del Teatro Romano, inerpicandosi lungo le piccole e suggestive vie della Trieste medievale. Giunti in cima si attraversano i resti del foro romano e successivamente si scende lungo i sentieri del Parco fino alla fontana.
La partenza dell'itinerario è nel rione di San Giacomo, sale lentamente fino alla Riserva naturale della Val Rosandra e arriva infine a Draga Sant'Elia. La pista è dedicata a Giordano Cottur (Trieste, 1914 - 2006) figura storica del ciclismo, tre volte terzo al Giro d'Italia dietro a Coppi e Bartali e vincitore a Trieste di una tappa nel 1947. Il percorso da San Giacomo ad Altura è asfaltato mentre quello che va da Altura a Draga Sant'Elia è invece sterrato. Il tracciato presenta numerosi attraversamenti in modo da consentire più possibilità di attacco. La pista offre la possibilità di ammirare bellissimi scorci e panorami, paesaggi bucolici, frutteti , boschi, dirupi e il Carso in tutte le sue forme.
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Pista ciclopedonale Giordano Cottur
Pista Ciclabile
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La partenza dell'itinerario è nel rione di San Giacomo, sale lentamente fino alla Riserva naturale della Val Rosandra e arriva infine a Draga Sant'Elia. La pista è dedicata a Giordano Cottur (Trieste, 1914 - 2006) figura storica del ciclismo, tre volte terzo al Giro d'Italia dietro a Coppi e Bartali e vincitore a Trieste di una tappa nel 1947. Il percorso da San Giacomo ad Altura è asfaltato mentre quello che va da Altura a Draga Sant'Elia è invece sterrato. Il tracciato presenta numerosi attraversamenti in modo da consentire più possibilità di attacco. La pista offre la possibilità di ammirare bellissimi scorci e panorami, paesaggi bucolici, frutteti , boschi, dirupi e il Carso in tutte le sue forme.
A pochi chilometri da Trieste, proprio al confine con la Slovenia, nel comune di San Dorligo della Valle - Dolina, l'altipiano carsico viene inciso da un solco vallivo, la Val Rosandra-Dolina Glinščice, oggi Riserva Naturale, nel centro del quale scorre l'unico corso d'acqua superficiale del Carso triestino, il Torrente Rosandra-Glinščica, che da sempre ha nutrito le sue piante, ha ospitato i suoi animali ed ha rappresentato un elemento di attrazione per l'uomo e le attività antropiche. Grazie al suo ricchissimo patrimonio naturalistico la Val Rosandra-Dolina Glinščice è sempre stata meta di escursionisti, rocciatori, speleologi e studiosi. Ma è soprattutto la gente del posto che la frequenta e la vive, che ha contribuito a mantenere integro il patrimonio naturalistico e culturale di questo territorio, trovando in essa un rifugio nella natura e una risorsa per le attività del luogo. La Val Rosandra si può raggiungere in autobus da Trieste prendendo la linea 23 in piazza Garibaldi (circa 1km dall'appartamento).
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Val Rosandra Doğal Rezervi
507 Località Bagnoli della Rosandra
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A pochi chilometri da Trieste, proprio al confine con la Slovenia, nel comune di San Dorligo della Valle - Dolina, l'altipiano carsico viene inciso da un solco vallivo, la Val Rosandra-Dolina Glinščice, oggi Riserva Naturale, nel centro del quale scorre l'unico corso d'acqua superficiale del Carso triestino, il Torrente Rosandra-Glinščica, che da sempre ha nutrito le sue piante, ha ospitato i suoi animali ed ha rappresentato un elemento di attrazione per l'uomo e le attività antropiche. Grazie al suo ricchissimo patrimonio naturalistico la Val Rosandra-Dolina Glinščice è sempre stata meta di escursionisti, rocciatori, speleologi e studiosi. Ma è soprattutto la gente del posto che la frequenta e la vive, che ha contribuito a mantenere integro il patrimonio naturalistico e culturale di questo territorio, trovando in essa un rifugio nella natura e una risorsa per le attività del luogo. La Val Rosandra si può raggiungere in autobus da Trieste prendendo la linea 23 in piazza Garibaldi (circa 1km dall'appartamento).
Nella parte superiore il passeggio è composto da un largo viale alberato, con a fianco il giardino percorso da vialetti che lo collegano al viale sottostante e si allarga in un ampio piazzale con balconata che costituisce un punto panoramico. Il sito riqualificato mantiene la prerogativa di zona di passeggio con i caratteristici lampioni;sono state sistemate nella parte pedonale le pavimentazioni dei viali e del piazzale ed è stata attrezzata un’area giochi; al centro del passeggio si trova una fontana. Il Passeggio è molto frequentato soprattutto nelle calde serate estive.
Passeggio Sant'Andrea
Passeggio Sant'Andrea
Nella parte superiore il passeggio è composto da un largo viale alberato, con a fianco il giardino percorso da vialetti che lo collegano al viale sottostante e si allarga in un ampio piazzale con balconata che costituisce un punto panoramico. Il sito riqualificato mantiene la prerogativa di zona di passeggio con i caratteristici lampioni;sono state sistemate nella parte pedonale le pavimentazioni dei viali e del piazzale ed è stata attrezzata un’area giochi; al centro del passeggio si trova una fontana. Il Passeggio è molto frequentato soprattutto nelle calde serate estive.